10 benefici della Riflessologia Plantare

Origini ed evoluzione della riflessologia plantare

La riflessologia plantare trae le sue origini da pratiche terapeutiche antiche, documentate nelle civiltà cinesi ed egizie oltre 4000 anni fa. Questa forma di terapia manuale ha attraversato i secoli, evolvendosi e integrandosi con le conoscenze mediche di diverse culture.
Nel XX secolo, figure come William H. Fitzgerald e Eunice D. Ingham hanno giocato un ruolo cruciale nel definire e sistematizzare la riflessologia come la conosciamo oggi. Fitzgerald introdusse il concetto delle zone riflessologiche, mentre Ingham mappò dettagliatamente queste zone sui piedi, stabilendo un legame diretto tra specifiche aree plantari e organi interni. Hanne Marquardt, successivamente, ha ulteriormente affinato e promosso la pratica, contribuendo significativamente alla sua diffusione e accettazione nel campo della medicina complementare.

10 benefici della riflessologia plantare

  1. Riduzione dello stress e dell’ansia: la riflessologia aiuta a calmare il sistema nervoso, promuovendo un senso di pace e rilassamento profondo.
  2. Miglioramento della circolazione sanguigna: stimolando le zone riflesse, si favorisce un miglior flusso sanguigno, essenziale per il trasporto di ossigeno e nutrienti alle cellule.
  3. Alleviamento del dolore: efficace nel ridurre vari tipi di dolore, inclusi quelli muscolari, articolari e neuropatici, attraverso la modulazione dell’attività del sistema nervoso.
  4. Stimolazione del sistema immunitario: la riflessologia può potenziare le difese naturali del corpo, migliorando la capacità di resistere a infezioni e malattie.
  5. Miglioramento del sonno: favorisce il rilassamento e può aiutare a correggere i ritmi circadiani, migliorando la qualità del sonno.
  6. Equilibrio ormonale: particolarmente utile per le donne, può aiutare a gestire i sintomi legati a squilibri ormonali (dismenorrea, amenorrea, menopausa)
  7. Detossificazione del corpo: stimola il sistema linfatico e gli organi emuntori aiutando il corpo a eliminare tossine e scorie.
  8. Riduzione dei sintomi digestivi: può alleviare disturbi come la costipazione, la sindrome del colon irritabile e altri problemi digestivi.
  9. Miglioramento della flessibilità muscolare: riduce la tensione muscolare, promuovendo una maggiore flessibilità e mobilità.
  10. Promozione del benessere generale: migliora l’energia e il benessere generale, contribuendo a un senso di equilibrio e armonia interna.

Razionale e meccanismi d’azione della riflessologia plantare

La riflessologia plantare si basa su principi ben consolidati che collegano specifiche zone del piede a organi e sistemi del corpo.
Questa connessione è mediata da complessi meccanismi neurali che, quando stimolati attraverso la pressione mirata, possono influenzare positivamente la salute e il benessere.
La stimolazione dei punti riflessi sui piedi attiva il rilascio di endorfine, noti analgesici naturali del corpo, che contribuiscono a ridurre il dolore e promuovere il rilassamento.
Inoltre, questa pratica supporta l’omeostasi, aiutando il corpo a ritrovare il proprio equilibrio naturale. La suddivisione del piede in zone specifiche, attraverso l’utilizzo di linee guida che aiutano a identificare le aree corrispondenti agli organi interni, è fondamentale per l’applicazione precisa e mirata della riflessologia.

Organizzazione delle zone riflesse e collegamenti agli organi

Il piede è suddiviso in zone riflesse attraverso le linee verticali di Fitzgerald e le linee di repere orizzontali, che consentono di mappare con precisione le connessioni tra specifiche aree plantari e gli organi del corpo.
Questa suddivisione facilita l’individuazione dei punti riflessi e permette trattamenti mirati. Gli organi situati sul lato destro del corpo sono riflessi nel piede destro e viceversa per il lato sinistro, mentre le zone mediane dei piedi corrispondono agli organi situati lungo l’asse centrale del corpo.

Riflessologia plantare energetica e i cinque elementi

La riflessologia plantare energetica si arricchisce dei principi della medicina tradizionale cinese, in particolare della teoria dei cinque elementi, che rappresentano le forze fondamentali dell’universo e sono strettamente correlate a organi e visceri specifici.
Questi elementi – Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua – sono associati a logge energetiche che, quando in equilibrio, favoriscono la salute e il benessere. Attraverso la riflessologia, è possibile intervenire sulle disarmonie energetiche legate a questi elementi, lavorando sulle zone riflesse corrispondenti per ristabilire l’equilibrio e migliorare le funzioni degli organi e dei visceri associati.

Riflessologia e gestione del dolore

La riflessologia plantare si rivela un’efficace alleata nella gestione del dolore, sia di natura esogena, come nel caso di traumi fisici, sia endogena, legata a squilibri o disfunzioni organiche.
La stimolazione delle zone riflesse sui piedi induce il corpo a produrre endorfine, che hanno un potente effetto analgesico e contribuiscono a ridurre il dolore. Questo approccio permette non solo di alleviare sintomi dolorosi specifici ma anche di indagare e trattare le cause sottostanti, legate a disarmonie interne.
Ad esempio, il dolore localizzato alla spalla destra può essere esplorato attraverso la riflessologia per valutare e trattare potenziali disfunzioni del fegato, mentre il dolore alla spalla sinistra può indicare problemi legati allo stomaco.
Questa capacità di lavorare sia sui sintomi sia sulle cause profonde del dolore, rende la riflessologia un metodo olistico e profondamente efficace.

Quante sedute di riflessologia plantare fare?

Il numero di sedute di riflessologia plantare necessarie varia a seconda delle esigenze individuali, della natura e della gravità delle condizioni da trattare. Generalmente, si inizia con un ciclo di trattamenti frequenti, ad esempio settimanali, per poi passare a sedute di mantenimento a intervalli più lunghi, in base ai miglioramenti e agli obiettivi terapeutici.
Un riflessologo qualificato sarà in grado di valutare il percorso più adeguato e personalizzare il trattamento in base alle risposte e alle necessità del singolo individuo.

Esperienza post-seduta di riflessologia plantare

Dopo una seduta di riflessologia plantare, è comune sperimentare una sensazione immediata di benessere e rilassamento profondo.
Molti riportano una percezione di leggerezza, sia fisica che mentale, e un miglioramento della stabilità e della mobilità.
È possibile avvertire un leggero stordimento, tipico della risposta del corpo al rilascio di tensioni e al profondo stato di rilassamento raggiunto.
Le zone trattate possono manifestare una temporanea sensibilità, segno dell’attivazione dei processi di autoguarigione.
Queste reazioni sono estremamente soggettive e variano in base all’individuo e alla specificità del lavoro svolto durante la seduta, riflettendo l’unicità della risposta di ogni persona al trattamento riflessologico.

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Oil pulling: la salute del corpo parte dalla bocca

Ti capita di svegliarti alla mattina con la bocca impastata, amara e con una patina biancastra sulla lingua?
Questi segnali indicano il tentativo dell’organismo di eliminare durante la notte le tossine in eccesso, che affiorano verso l’alto depositandosi sulla lingua.
E’ fondamentale fare l’oil pulling appena svegli, per evitare che queste tossine e batteri permanendo in bocca, attraversino i colletti dentali, causando un’intossicazione microbica a livello sistemico, si parla infatti di patologia dei foci dentali.
L’azione di detossificazione è espletata dai grassi presenti nell’olio (di cocco, di sesamo), che catturano i batteri, causa di placca e non solo.
Infatti diversi studi hanno evidenziato la correlazione tra patologie parodontali e malattie sistemiche, proprio per la stretta connessione tra cavità orale e circolo ematico.
Si è visto infatti che l’oil pulling riducendo la carica batterica orale, non innesca una risposta infiammatoria, che è la causa principale di molte patologie a carico dell’apparato cardiovascolare, respiratorio e anche disturbi metabolici.

Osservare la lingua per conoscere lo stato di salute

La pratica di osservare la lingua risale alla medicina tradizionale cinese, secondo la quale forma, colore, spessore, struttura e patina sono dei parametri importanti per conoscere lo stato di salute di una persona.
La lingua normale è di colore roseo brillante e la patina linguale è trasparente, quindi una patina spessa e biancastra indica congestione, difficoltà digestive ed intestinali, quindi oltre a pulire la lingua ogni giorno per evitare un’autointossicazione dei batteri depositati, è fondamentale indagare se ci sono difficoltà a livello di stomaco ed intestino.
Pertanto è fondamentale correggere le abitudini alimentari, idratarsi in modo adeguato e ripristinare una corretta digestione ed evacuazione.

5 passaggi per effettuare l’oil pulling in modo efficace

Ogni mattina appena svegli, prendersi 10 minuti per pulire il cavo orale, prima di fare colazione!
Un’economica abitudine giornaliera per mantenere in salute la bocca:

1) mettere in bocca un cucchiaino di olio denti (puoi usare questo prodotto)
2) passare l’olio sui denti e sulle gengive con la lingua e fare dei movimenti con la bocca simili a quando si usa il collutorio per almeno 5/10 minuti (fino ad un massimo di 20 minuti)
3) sputare l’olio denti che sarà diventato un fluido biancastro
4) risciacquare con acqua tiepida
5) passare il nettalingua

La raschiatura della lingua con il nettalingua favorisce l’eliminazione delle cellule morte, una sorta di “scrub” della lingua, per prevenire l’alitosi data ad esempio dai composti solforati.

I 7 benefici dell’oil pulling

1) pulisce in profondità il cavo orale, ma non in modo aggressivo, rispettando il microbiota
2) contrasta placca e tartaro
3) riduce l’infiammazione della bocca (gengivite, parodontite)
4) previene la retrazione e sanguinamento gengivale
5) garantisce un alito fresco
6) evita la proliferazione batterica, sia nella bocca, ma anche la diffusione a livello sistemico
7) esplica proprietà antifungine in presenza di mughetto (candida)

Il risciacquo del cavo orale con oli di semi spremuti a freddo è una pratica che risale all’antica medicina ayurvedica, che ha evidenziato nel corso dei millenni che molti disturbi migliorano a seguito dell’oil pulling effettuato con regolarità (mal di testa, stanchezza etc..)
Se si dispone di poco tempo alla mattina, è preferibile ridurre il tempo di risciacquo a 5 minuti, ma effettuare quotidianamente l’oil pulling, che darà i suoi benefici se praticato con costanza.

Prendiamoci cura del microbiota orale

Spesso per contrastare la proliferazione dei batteri in bocca, vengono utilizzati collutori molto aggressivi a base di clorexidina, che distrugge completamente il microbiota della bocca, quindi anche i batteri “buoni”, che svolgono in realtà un ruolo importante come prima forma di protezione dagli aggressori esterni, presenti ad esempio nel cibo.
La salute della bocca ha un impatto sullo stato di salute e benessere generale, quindi prendiamocene cura ogni giorno.
L’oil pulling deve essere pertanto integrato nella normale routine di igiene orale e se persistono condizioni di infiammazione e alterazioni del cavo orale, contattare sempre il medico o il dentista di fiducia per una più attenta valutazione.

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Riferimenti bibliografici:
Naseem, Mustafa et al. “Oil pulling and importance of traditional medicine in oral health maintenance.”
International journal of health sciences vol. 11,4 (2017): 65-70.