Approccio alimentare e nutraceutico alla pre-ipertensione

Prevenzione dell’ipertensione

La pre-ipertensione e l’ipertensione lieve sono condizioni di salute che richiedono un’attenzione particolare per prevenire complicazioni a lungo termine. L’ipertensione arteriosa è uno dei più importanti fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari, la principale causa di morte precoce in Europa. Pertanto, la Società Europea di Cardiologia e dell’Ipertensione sottolineano l’importanza di correggere eventuali errate abitudini dietetiche e comportamentali in quei soggetti con livelli subottimali di pressione arteriosa per cui non è necessario un trattamento attivo con farmaci antipertensivi. Tuttavia, è fondamentale notare che l’ipertensione franca (valori >140/90 mmHg) necessita di una terapia farmacologica, e l’uso di eventuali nutraceutici deve essere valutato dal medico curante per evitare interferenze. Questo articolo esplora come specifici alimenti e nutrienti possano aiutare a mantenere la pressione arteriosa sotto controllo nelle persone con familiarità e predisposizione, supportati da evidenze scientifiche.

La problematica dell’ipertensione

Cos’è l’ipertensione?

L’ipertensione è una condizione caratterizzata da una pressione arteriosa persistentemente elevata. Si parla di pre-ipertensione quando i valori della pressione sono compresi tra 120-139 mmHg per la sistolica e 80-89 mmHg per la diastolica. Quando i valori superano questi limiti, si entra nel range dell’ipertensione lieve.

Implicazioni nel medio-lungo termine

Se non trattata, l’ipertensione può portare a gravi complicazioni come malattie cardiovascolari, ictus e insufficienza renale. La prevenzione e la gestione precoce sono quindi essenziali per evitare queste conseguenze a lungo termine.

Incidenza in Italia

Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, circa il 30% della popolazione italiana adulta soffre di ipertensione, con una crescente incidenza tra i giovani. Questo rende fondamentale la promozione di stili di vita sani e l’adozione di strategie nutraceutiche.

L’importanza dello stile di vita

Uno stile di vita sano, che include una dieta equilibrata e l’esercizio fisico regolare, è fondamentale per prevenire l’ipertensione. Gli alimenti e i nutrienti giusti possono fare la differenza nel mantenere la pressione arteriosa sotto controllo.

Alimenti benefici per la pressione arteriosa

Tè verde

Il tè verde è ricco di catechine, potenti antiossidanti che hanno dimostrato di ridurre la pressione arteriosa. Una meta-analisi pubblicata su “Nutrition Journal” ha evidenziato che il consumo regolare di tè verde può contribuire a una significativa riduzione della pressione sistolica e diastolica.

Infuso di karkadé

L’infuso di karkadé (o ibisco) contiene vitamina C, nota per la sua forte azione antiossidante, inibisce il tono della muscolatura liscia e svolge inoltre un effetto diuretico. Studi hanno mostrato che il consumo di questo infuso può ridurre la pressione arteriosa nei pazienti con pre-ipertensione e ipertensione lieve.

Cacao

Il cacao è una fonte eccellente di flavonoidi, composti che migliorano la funzione endoteliale e abbassano la pressione arteriosa. Una revisione sistematica pubblicata su “The Cochrane Database of Systematic Reviews” ha confermato che il consumo di cacao ricco di flavonoidi è associato a una riduzione della pressione sanguigna.

Succo di barbabietola

Il succo di barbabietola è ricco di nitrati inorganici, che vengono convertiti in ossido nitrico nel corpo, aiutando a dilatare i vasi sanguigni e abbassare la pressione arteriosa. Una meta-analisi su “Hypertension” ha riportato che il consumo di 220 ml di succo di barbabietola al giorno può ridurre significativamente la pressione sistolica.
Data la difficoltà frequente a reperire l’ortaggio fresco, è possibile trovare in commercio un succo pronto biologico lattofermentato

Succo di melograno

Il succo di melograno è un’altra bevanda benefica, grazie ai suoi antiossidanti che migliorano la salute vascolare. Studi clinici hanno dimostrato che il consumo regolare di succo di melograno può contribuire a ridurre la pressione arteriosa.

Semi di lino

I semi di lino sono ricchi di lignani e acidi grassi omega-3, nutrienti che hanno effetti positivi sulla pressione arteriosa. Una meta-analisi su “Journal of Hypertension” ha evidenziato che l’integrazione con semi di lino può portare a una significativa riduzione della pressione.

Nutrienti essenziali per il controllo della pressione arteriosa

Acidi grassi polinsaturi Omega-3 (PUFA)

Gli omega-3 PUFA (Polyunsaturated Fatty Acids) sono noti per i loro effetti benefici sul sistema cardiovascolare. Agiscono riducendo l’infiammazione, migliorando la funzione endoteliale e abbassando la pressione arteriosa. Una revisione pubblicata su “American Journal of Hypertension” ha mostrato che l’assunzione di omega-3 PUFA può ridurre la pressione arteriosa, migliorando la salute cardiovascolare complessiva.

Fibre solubili

Le fibre solubili aiutano a migliorare la salute cardiovascolare e a ridurre la pressione arteriosa. Esempi includono l’avena, l’orzo e i legumi. Una meta-analisi su “Hypertension” ha indicato che una dieta ricca di fibre solubili è associata a una riduzione della pressione sistolica e diastolica, oltre a migliorare il metabolismo glucidico e lipidico.

Potassio

Il potassio è fondamentale per la regolazione della pressione arteriosa. Agisce in sinergia con il sodio nel corpo, mantenendo un equilibrio attraverso la pompa sodio/potassio. Studi hanno dimostrato che l’aumento dell’assunzione di potassio può contribuire a ridurre la pressione arteriosa.

Magnesio

Il magnesio è essenziale per molte funzioni corporee, compresa la regolazione della pressione arteriosa. L’assunzione di magnesio chelato, una forma più biodisponibile del minerale, è particolarmente efficace. Scopri quali sono i tipi di magnesio chelato in questa pratica guida 
Studi hanno dimostrato che l’integrazione di magnesio può contribuire a ridurre la pressione arteriosa.

Deficienze nutrizionali e fattori di rischio

Deficienze nutrizionali, sovrappeso e deficit di singoli micronutrienti come folati, riboflavina, vitamina C e vitamina D sono considerati fattori di rischio nello sviluppo dell’ipertensione. Correggere queste carenze può essere un passo importante nella prevenzione dell’ipertensione e nella promozione della salute cardiovascolare.

Nutraceutici per la prevenzione dell’ipertensione

Resveratrolo

Il resveratrolo, un antiossidante presente nell’uva rossa e nell’estratto di Polygonum cuspidatum, ha dimostrato di avere effetti benefici sulla pressione arteriosa e sull’insulino-sensibilità. Studi clinici suggeriscono che il resveratrolo può migliorare la funzione endoteliale e ridurre la pressione.

Licopene

Il licopene, presente nei pomodori, è un potente antiossidante che può aiutare a ridurre la pressione arteriosa. Una meta-analisi su “Molecular Nutrition & Food Research” ha evidenziato che il licopene può abbassare significativamente la pressione sistolica e diastolica.

Picnogenolo

Il picnogenolo, un estratto di corteccia di pino marittimo francese, riduce lo stress ossidativo e la Proteina C-reattiva. Studi clinici hanno mostrato che il picnogenolo può migliorare la salute vascolare e abbassare la pressione.

Coenzima Q10

Il coenzima Q10 nella sua forma ubichinolo, più biodisponibile, è un antiossidante che può migliorare la funzione cardiaca e ridurre la pressione arteriosa. Agisce come scavenger dei radicali liberi e riduce l’ossidazione delle LDL. Una revisione pubblicata su “Journal of Human Hypertension” ha confermato che l’integrazione con coenzima Q10 può portare a una riduzione della pressione sistolica e diastolica.

Isoflavoni di Soia

Gli isoflavoni di soia hanno effetti positivi sulla salute cardiovascolare e possono aiutare a ridurre la pressione arteriosa, specialmente nelle donne in menopausa. Studi hanno dimostrato che l’assunzione di isoflavoni è associata a una riduzione della pressione nei pazienti con ipertensione lieve.

Taurina

La taurina è un aminoacido che svolge un ruolo importante nella regolazione della pressione arteriosa. L’associazione con il magnesio potenzia i benefici sulla salute cardiovascolare. Studi clinici hanno mostrato che l’integrazione con taurina può aiutare a ridurre la pressione sanguigna.

Estratto di aglio

L’estratto di aglio è noto per i suoi effetti benefici sul sistema cardiovascolare grazie al composto solforato bioattivo S-allilcisteina. Una meta-analisi pubblicata su “Journal of Clinical Hypertension” ha evidenziato che l’assunzione di estratto di aglio può ridurre significativamente la pressione arteriosa.

Probiotici

I probiotici possono migliorare la salute intestinale e avere effetti positivi sulla pressione arteriosa. Intervengono sulla disbiosi intestinale, migliorando il rapporto tra Firmicutes e Bacteroides e favorendo la biodiversità dei batteri che producono di butirrato.
Studi hanno dimostrato che l’integrazione con probiotici per almeno 8 settimane può essere efficace, se scelti di buona qualità.
Scopri le 9 caratteristiche di di un buon probiotico.
Attraverso un test fecale del microbiota è possibile capire lo stato di eubiosi dell’intestino e gli equilibri tra le varie famiglie di batteri.
Scopri l’importanza di effettuare una mappatura del microbiota e come riconoscere i sintomi della disbiosi

Approccio personalizzato

La gestione della pre-ipertensione e dell’ipertensione lieve attraverso un approccio nutraceutico può offrire benefici significativi per la salute cardiovascolare. Integrare nella propria dieta alimenti e nutrienti specifici, supportati da evidenze scientifiche, è una strategia efficace per mantenere la pressione arteriosa sotto controllo. Per un approccio personalizzato e approfondito, è sempre consigliabile consultare un professionista della salute. Fissa una consulenza personalizzata per scoprire come integrare al meglio questi rimedi naturali nella tua routine quotidiana e migliorare la tua salute cardiovascolare.

Come scegliere un integratore di magnesio: conoscere i diversi tipi

Molti hanno sentito parlare del magnesio e dei suoi benefici, ma pochi sanno che esistono diversi tipi di magnesio. La scelta del tipo giusto può fare la differenza tra un trattamento efficace e uno inefficace, o addirittura con effetti collaterali. Ecco perché è essenziale conoscere le differenze.
La biodisponibilità del magnesio varia notevolmente in base alla forma chimica in cui viene assunto. Forme legate ad aminoacidi o acidi organici tendono ad avere una biodisponibilità superiore, rendendo il magnesio più facilmente assorbibile e utilizzabile dall’organismo.
Selezionare la giusta forma di magnesio in base alle proprie esigenze può quindi fare una grande differenza in termini di effetti benefici.

Sali organici, sali inorganici e chelati: cosa significa?

I diversi tipi di magnesio sono classificati in base alla molecola alla quale sono legati. Questa molecola di legame può influenzare notevolmente l’assorbimento del magnesio nel corpo.

Sali inorganici: il magnesio è legato a una molecola inorganica (es. ossido).

Sali organici: il magnesio è legato a una molecola organica come un acido (es. citrato).

Chelati: il magnesio è legato a un aminoacido, migliorando notevolmente la sua biodisponibilità.

Forme inorganiche di magnesio

  1. Tipi comuni: le formulazioni inorganiche di magnesio includono il magnesio ossido, carbonato, solfato (Epsom salt) e cloruro. Questi composti sono combinati con anioni inorganici per formare diverse tipologie di integratori.
  2. Biodisponibilità: ueneralmente, le forme inorganiche di magnesio hanno una biodisponibilità inferiore rispetto alle forme organiche. Questo significa che il corpo potrebbe non assorbire e utilizzare efficacemente il magnesio presente in queste formulazioni.
  3. Costo: Un vantaggio significativo delle formulazioni inorganiche è il loro costo inferiore rispetto a quelle organiche. Sono spesso le opzioni più economiche sul mercato.
  4. Uso lassativo: alcune forme, come il magnesio ossido e il magnesio solfato, hanno effetti lassativi pronunciati. Questo le rende utili per chi cerca un sollievo da stitichezza temporanea, ma meno ideali per chi desidera integrare il magnesio per altri benefici per la salute.
  5. Solubilità: la solubilità varia tra le diverse forme. Per esempio, il magnesio solfato (sali di Epsom) è solubile in acqua, mentre il magnesio ossido è meno solubile, il che può influenzare l’assorbimento.
  6. Effetti collaterali gastrointestinali: a causa della loro minore biodisponibilità e solubilità, alcune forme inorganiche di magnesio possono causare effetti collaterali gastrointestinali come diarrea o disturbi di stomaco, soprattutto se assunte in dosi elevate.
  7. Interazioni e assorbimento: alcune forme inorganiche possono interagire con altri minerali e farmaci, influenzando l’assorbimento di questi o del magnesio stesso.

In sintesi, le formulazioni inorganiche di magnesio sono generalmente più economiche e possono avere applicazioni specifiche, come il trattamento della stitichezza. Tuttavia, la loro biodisponibilità inferiore e il potenziale per effetti collaterali gastrointestinali sono fattori da considerare nella scelta di un integratore di magnesio.

Forme organiche di magnesio

  1. Maggiore biodisponibilità: rispetto ai sali inorganici, le formulazioni organiche di magnesio tendono ad avere una biodisponibilità superiore. Ciò significa che il corpo può assorbire e utilizzare il magnesio più efficacemente.
  2. Meno effetti collaterali gastrointestinali: generalmente, questi composti sono meglio tollerati dal tratto gastrointestinale e sono meno probabili di causare disturbi come diarrea, un effetto collaterale comune con alcuni tipi di magnesio inorganico.
  3. Legame con aminoacidi: molti dei composti organici di magnesio sono chelati, il che significa che l’ione magnesio è legato a un aminoacido. Questi includono il magnesio bisglicinato, taurato, e l-treonato. La presenza di aminoacidi può conferire ulteriori benefici per la salute, come un miglioramento dell’assorbimento e una maggiore facilità di trasporto attraverso la parete intestinale e effetti positivi sul sistema nervoso.
  4. Uso specifico: alcune forme organiche di magnesio possono essere più efficaci per scopi specifici. Ad esempio, il magnesio l-treonato è spesso utilizzato per il supporto cognitivo, mentre il magnesio taurato può essere preferito per la salute cardiovascolare.
  5. Stabilità e solubilità: questi composti tendono ad essere stabili e solubili in acqua, contribuendo alla loro efficacia e biodisponibilità.
  6. Costo e disponibilità: i supplementi di magnesio organico possono essere più costosi rispetto alle forme inorganiche, ma la loro maggiore efficacia e tollerabilità possono giustificare il costo aggiuntivo.
  7. Interazioni sinergiche: nei composti chelati, il magnesio e l’aminoacido possono offrire benefici sinergici. Ad esempio, nel magnesio bisglicinato, sia il magnesio che la glicina (un aminoacido calmante) possono contribuire a un effetto rilassante, il che lo rende una scelta popolare per il supporto del sonno e del rilassamento.
  8. Velocità di assorbimento: le formulazioni organiche di magnesio sono spesso assorbite più rapidamente rispetto alle loro controparti inorganiche, il che può fornire sollievo più veloce in certe condizioni, come nel caso di carenze di magnesio o di crampi muscolari.
  9. Minori interferenze con altri minerali: a differenza di alcune forme inorganiche, i chelati di magnesio tendono a interferire meno con l’assorbimento di altri minerali come il calcio e il ferro.In conclusione, le formulazioni organiche di magnesio offrono numerosi vantaggi, tra cui una maggiore biodisponibilità, una migliore tollerabilità e la capacità di fornire benefici specifici a seconda della loro composizione. Questo le rende una scelta efficace e versatile per integrare il magnesio nella dieta quotidiana.

Tipi di magnesio inorganico: caratteristiche e biodisponibilità

1. Magnesio Ossido:

  • Descrizione: Forma inorganica del magnesio.
  • Funzione: Spesso utilizzato come lassativo.
  • Biodisponibilità: Relativamente bassa.

2. Magnesio Carbonato:

  • Descrizione: Sale inorganico del magnesio.
  • Funzione: Spesso utilizzato come antiacido
  • Biodisponibilità: Moderata. Nel contatto con l’acido dello stomaco, si trasforma in magnesio cloruro.

3. Magnesio Solfato:

  • Descrizione: Nota anche come sale inglese (sale di Epsom)
  • Funzione: Usato come lassativo e in soluzioni iniettabili. Ha proprietà rilassanti muscolari.
  • Biodisponibilità: Bassa se assunta per via orale, poiché può avere un forte effetto lassativo. Si può usare come sale nella vasca da bagno.

4. Magnesio Cloruro:

  • Descrizione: Composto inorganico formato da magnesio e cloro.
  • Funzione: Utilizzato per aumentare i livelli di magnesio nel corpo, può anche avere effetti benefici sulla digestione.
  • Biodisponibilità: Buona, ma può avere effetti lassativi in alcune persone.

Tipi di magnesio organico/chelato: caratteristiche e biodisponibilità

5. Magnesio Citrato:

  • Descrizione: Sale organico derivante dalla combinazione del magnesio con l’acido citrico.
  • Funzione: Popolare per il supporto digestivo e come alcalinizzante
  • Biodisponibilità: Buona biodisponibilità e assorbimento.

6. Magnesio Orotato:

  • Descrizione: Sale organico legato all’acido orotico.
  • Funzione: Favorisce la produzione di DNA e RNA.
  • Biodisponibilità: Biodisponibilità ottimale.

7. Magnesio Bisglicinato:

  • Descrizione: Chelato di magnesio legato a due molecole dell’aminoacido glicina.
  • Funzione: Favorisce la salute muscolare e nervosa.
  • Biodisponibilità: Alta, grazie alla presenza della glicina che facilita l’assorbimento intestinale.

8. Magnesio Pidolato:

  • Descrizione: Magnesio legato all’acido pidolico.
  • Funzione: Utile per il metabolismo energetico e la formazione di ATP.
  • Biodisponibilità: Buona, grazie alla piccola dimensione della molecola pidolato.

9. Glicerofosfato di Magnesio:

  • Descrizione: Magnesio legato al glicerofosfato.
  • Funzione: Supporta il metabolismo energetico e la funzione neuronale.
  • Biodisponibilità: Buona, con un’azione prolungata nell’organismo.

10. Magnesio Lattato:

  • Descrizione: Sale organico derivante dalla combinazione del magnesio con l’acido lattico.
  • Funzione: Utile per regolare l’equilibrio acido-base nel corpo.
  • Biodisponibilità: Superiore rispetto ad altre forme inorganiche.

11. Magnesio Malato:

  • Descrizione: Una combinazione di magnesio e acido malico, una sostanza trovata naturalmente in frutta e verdura, specialmente nelle mele.
  • Funzione: Spesso usato per alleviare la fatica e migliorare l’energia, grazie alla partecipazione dell’acido malico nel ciclo di Krebs (un ciclo chiave nella produzione di energia cellulare).
  • Biodisponibilità: Alta, rendendolo efficace per l’integrazione di magnesio.

12. Magnesio Aspartato:

  • Descrizione: Un sale di magnesio dell’acido aspartico, un amminoacido naturale.
  • Funzione: Utilizzato per la sua efficienza nell’ottimizzazione dell’energia cellulare.
  • Biodisponibilità: Considerata alta, è una delle forme di magnesio meglio assorbite.

13. Magnesio Treonato:

  • Descrizione: Sale di magnesio legato all’acido L-treonico, derivato dalla metabolizzazione della vitamina C.
  • Funzione: È noto per la sua capacità di penetrare la barriera ematoencefalica, quindi può supportare la funzione cognitiva e la salute del cervello.
  • Biodisponibilità: Alta, in particolare nel raggiungere alte concentrazioni nel tessuto cerebrale.

Conclusioni

La varietà di tipi di magnesio può rendere difficile la scelta del prodotto giusto. Tuttavia, armati delle giuste informazioni e con il consiglio di un professionista, è possibile individuare il magnesio più adatto alle proprie esigenze per massimizzare i benefici e minimizzare gli effetti collaterali.
Inoltre, è essenziale ricordare che mentre il magnesio ha una serie di benefici salutari, come qualsiasi altro integratore, è essenziale non eccedere le dosi raccomandate. Un eccessivo apporto di magnesio può causare effetti collaterali come diarrea, crampi allo stomaco e disturbi elettrolitici. La chiave è l’equilibrio.

Per approfondire l’importante ruolo di questo minerale per l’organismo e i sintomi di una possibile carenza, ti invio a leggere l’articolo: “Il Magnesio: il minerale indispensabile per il nostro benessere

Nutraceutica: la disciplina che fonde nutrizione e farmaceutica

Nel vasto mondo della scienza medica e nutrizionale, vi sono discipline che, negli ultimi anni, hanno attirato sempre più l’attenzione del pubblico e della comunità scientifica. Una di queste è la nutraceutica, un termine nato dalla fusione delle parole “nutrizione” e “farmaceutica“. Ma cos’è esattamente la nutraceutica e quale ruolo ha nella nostra salute?

La nutraceutica è la scienza che studia gli alimenti e le sostanze nutrienti presenti in essi con lo scopo di prevenire, alleviare o risolvere determinati disturbi. Più che mai, in un’epoca in cui l’alimentazione gioca un ruolo chiave nel benessere generale e nella prevenzione di molte patologie, la nutraceutica emerge come un ponte tra il cibo che consumiamo e i benefici che esso può apportare al nostro organismo, oltre a quelle che sono le semplici funzioni nutritive.

Se pensiamo ai cibi come ad una “farmacia naturale”, la nutraceutica si occupa di isolare e studiare quei principi attivi contenuti negli alimenti che hanno effetti benefici sulla salute. Questo include sostanze come antiossidanti, fitonutrienti, acidi grassi essenziali e molti altri.

Il Ministero della Salute riconosce l’importanza della nutraceutica e la sua crescente presenza nel panorama scientifico, offrendo risorse e linee guida per informare e educare il pubblico e i professionisti del settore sulla sua rilevanza e sugli ultimi sviluppi.

La nutraceutica rappresenta una disciplina in rapida espansione che pone le basi per un approccio integrato alla salute, valorizzando il potere terapeutico e preventivo del cibo. Nel prosieguo dell’articolo, esploreremo ulteriormente le sue applicazioni, i benefici, e come possiamo incorporare queste conoscenze nella nostra vita quotidiana.

Gli alimenti nutraceutici e i loro vantaggi

Quando parliamo di alimenti nutraceutici, ci riferiamo a quegli alimenti che, oltre a fornire nutrimento, offrono specifici benefici per la salute grazie ai loro principi attivi. Questi non sono semplici cibi, ma veri e propri alleati nella prevenzione e nel trattamento di svariate patologie. La magia risiede nella loro composizione: ogni alimento nutraceutico è ricco di sostanze biologicamente attive che possono influenzare positivamente vari processi nel nostro corpo.

Di seguito 5 esempi di alimenti nutraceutici e i loro vantaggi:

  1. Olio di pesce: ricco di acidi grassi Omega-3, è noto per i suoi effetti anti-infiammatori, protettivi per il cuore e benefici per la funzione cerebrale.
  2. Curcuma: contiene curcumina, un potente antiossidante e anti-infiammatorio. È stata collegata alla prevenzione di molte malattie.
  3. Tè verde: ricco di catechine, ha proprietà antiossidanti, anti-infiammatorie e può aiutare nella perdita di peso.
  4. Frutti di bosco: fonti straordinarie di antiossidanti come le antocianine, aiutano a combattere lo stress ossidativo e possono prevenire l’invecchiamento precoce.
  5. Probiotici: presenti in alimenti fermentati come yogurt e crauti, sono essenziali per la salute intestinale e possono migliorare la digestione e l’assorbimento di nutrienti.

I vantaggi di integrare questi alimenti nella nostra dieta sono molteplici:

  • Prevenzione delle malattie: molti alimenti nutraceutici hanno proprietà preventive contro diverse malattie
  • Rafforzamento del sistema immunitario: le sostanze attive in questi cibi possono potenziare le nostre difese naturali.
  • Benessere generale: consumando regolarmente alimenti nutraceutici, si può notare un miglioramento generale del benessere, grazie all’equilibrio di nutrienti essenziali e principi attivi.
  • Riduzione dell’uso di farmaci: in alcuni casi, grazie alla loro efficacia, gli alimenti nutraceutici possono ridurre la necessità di assumere farmaci, sempre sotto consiglio medico.

Nell’epoca moderna, dove la ricerca di soluzioni naturali per la salute sta diventando sempre più centrale, gli alimenti nutraceutici rappresentano una risposta concreta e accessibile a molti. Integrando questi supercibi nella nostra dieta quotidiana, possiamo sfruttare al meglio i loro incredibili vantaggi per la nostra salute e il nostro benessere.

Differenza tra nutraceutici e alimenti funzionali

Nell’ambito della ricerca nutrizionale, si sente spesso parlare di alimenti nutraceutici e alimenti funzionali. Sebbene entrambi abbiano a che fare con il benessere e la promozione della salute, è essenziale comprenderne le differenze per utilizzarli al meglio nella nostra dieta. 

Nutraceutici

Questi sono alimenti o parte di alimenti che offrono benefici per la salute, inclusa la prevenzione. La loro efficacia deriva dai principi attivi presenti in essi. Questi alimenti possono essere consumati nella loro forma naturale o possono essere commercializzati in forme dosate come capsule, compresse o polveri. Esempi includono l’olio di pesce, ricco di Omega-3, o la curcuma, che contiene curcumina.

Alimenti Funzionali
Si riferiscono a cibi interi o a ingredienti alimentari che, oltre alle loro funzioni nutritive di base, offrono benefici aggiuntivi per la salute. Questi benefici possono derivare dalla presenza naturale di determinate sostanze o possono essere il risultato di un arricchimento o di una modifica specifica. Un esempio classico è lo yogurt arricchito con probiotici che favoriscono la salute intestinale o il latte fortificato con vitamina D.

Pertanto la principale differenza tra i due concetti risiede nel loro “focal point”. Gli alimenti nutraceutici mettono l’accento sui componenti bioattivi specifici e spesso vengono consumati per un obiettivo terapeutico o preventivo preciso. Gli alimenti funzionali, invece, sono più focalizzati sulla totalità dell’alimento e su come esso, nella sua interezza o attraverso un ingrediente aggiunto, possa migliorare la salute generale o determinate funzioni dell’organismo.

Entrambi offrono un’enorme promessa nella promozione della salute e nella prevenzione delle malattie. Tuttavia, è sempre fondamentale avvicinarsi a queste categorie con consapevolezza e, se possibile, sotto la guida di un professionista.

Differenza tra nutraceutici e integratori alimentari

L’interesse crescente per la salute e il benessere ha portato a un’esplosione di prodotti e terminologie che, sebbene siano strettamente correlate, hanno differenze fondamentali. Tra queste terminologie, “nutraceutici” e “integratori alimentari” sono spesso usati in modo intercambiabile, ma rappresentano concetti distinti. Ecco una spiegazione delle loro differenze:

Nutraceutici:

Il termine “nutraceutico” si riferisce a prodotti derivati da fonti alimentari che offrono benefici per la salute, inclusa la prevenzione e il trattamento delle malattie. I nutraceutici possono essere una singola sostanza, un composto o parte di un alimento. L’enfasi è posta sulle proprietà terapeutiche di questi prodotti. Essi possono essere consumati nella loro forma naturale o possono essere formulati in preparati specifici come capsule, compresse o polveri, ma la chiave è che hanno una funzione terapeutica basata sulla scienza.

Integratori alimentari

Gli integratori alimentari sono prodotti formulati per integrare la dieta e fornire sostanze nutritive come vitamine, minerali, acidi grassi o aminoacidi che potrebbero non essere consumate in quantità sufficienti nella dieta quotidiana. Essi sono destinati a migliorare la dieta generale e garantire che le persone ricevano il loro apporto giornaliero raccomandato di sostanze nutritive essenziali. Gli integratori non sono necessariamente destinati a avere proprietà terapeutiche, ma piuttosto a colmare le lacune nutrizionali.
Qui trovi le linee guida ministeriali

Mentre entrambi, nutraceutici e integratori, possono apparire come capsule o compresse, la loro intenzione e funzione sono diverse. I nutraceutici sono orientati verso la terapia e la prevenzione, con una forte enfasi sulla scienza che ne sta dietro. Gli integratori, invece, sono progettati per completare e arricchire la dieta, garantendo che le persone ottengano le sostanze nutritive di cui hanno bisogno.

È sempre fondamentale consultare un professionista della salute prima di iniziare l’assunzione di qualsiasi prodotto, sia esso nutraceutico o integratore, per garantire che sia sicuro e appropriato per le proprie esigenze individuali.

Come identificare prodotti nutraceutici di qualità

In un mercato in rapida crescita come quello dei nutraceutici, è essenziale saper distinguere tra prodotti di qualità e quelli di qualità inferiore o potenzialmente dannosi. Ecco 8 criteri per aiutarti a identificare prodotti nutraceutici di alta qualità:

  1. Certificazioni e normative: cercare prodotti che abbiano ricevuto certificazioni da organizzazioni riconosciute. Queste certificazioni garantiscono che il prodotto rispetti determinati standard di qualità e sicurezza.
    Assicurarsi che il prodotto sia conforme alle normative locali. Ad esempio, in molti paesi, i nutraceutici devono rispettare specifiche norme di sicurezza e produzione.
  2. Elenco degli ingredienti: gli ingredienti dovrebbero essere chiaramente indicati, e preferibilmente dovrebbero provenire da fonti naturali e non di sintesi. Evitare prodotti con un lungo elenco di additivi, coloranti, aromi, edulcoranti o conservanti artificiali.
  3. Dosaggio: un prodotto di qualità indicherà chiaramente il dosaggio di ogni ingrediente, permettendoti di sapere esattamente quanto stai assumendo.
    La dose raccomandata dovrebbe basarsi su ricerche scientifiche e non superare i limiti consigliati.
  4. Trasparenze del produttore: le aziende di alta qualità saranno trasparenti riguardo alla loro produzione, alle fonti dei loro ingredienti e alle procedure di controllo qualità. Visita il sito web del produttore per cercare informazioni dettagliate sul prodotto, studi clinici e altri dettagli pertinenti.
  5. Riferimenti scientifici: i prodotti di qualità spesso citano ricerche scientifiche o studi clinici che supportano le loro affermazioni. Questi studi dovrebbero essere condotti da istituzioni riconosciute e pubblicati su riviste peer-reviewed.
  6. Raccomandazioni: chiedi consigli a professionisti del settore, che possono consigliare marche o prodotti affidabili.
  7. Imballaggio: l’imballaggio dovrebbe fornire informazioni chiare sul prodotto, comprese le istruzioni per l’uso, le precauzioni e la data di scadenza. Evita prodotti con imballaggi danneggiati o compromessi e prediligi aziende sostenibili, che selezionano materiali eco-friendly per preservare il prodotto.
  8. Prezzo: prodotti molto economici potrebbero compromettere la qualità degli ingredienti o delle procedure di produzione.

In sintesi, quando si tratta di scegliere prodotti nutraceutici, la ricerca, la vigilanza e la consultazione con professionisti competenti sono fondamentali. I prodotti di alta qualità possono offrire significativi benefici per la salute, ma è cruciale essere informati e proattivi nel fare scelte consapevoli.

I migliori nutraceutici

Mentre la scelta dei “migliori” nutraceutici può variare in base alle esigenze individuali e alle condizioni di salute, esistono alcuni nutraceutici che hanno dimostrato, attraverso la ricerca, di offrire benefici significativi per la salute. Ecco una lista di nutraceutici che sono ampiamente riconosciuti per le loro proprietà benefiche:

  • Curcumina: proveniente dalla curcuma (turmeric), è un potente antiossidante e anti-infiammatorio. È stata studiata a lungo per le sue potenziali proprietà.
  • Omega 3: noti per i loro benefici cardiovascolari, gli acidi grassi omega-3, in particolare l’EPA e il DHA, sono anche coinvolti nella funzione cerebrale e nella modulazione dell’infiammazione.
  • Resveratrolo: trovato nel vino rosso, uva e alcune bacche, è noto per le sue proprietà antiossidanti. Ha mostrato potenziale nel migliorare la salute cardiovascolare e nella protezione contro alcune malattie neurodegenerative.
  • Probiotici: questi sono microrganismi vivi che, quando somministrati in quantità adeguate e in modo corretto, conferiscono benefici alla salute dell’ospite. Sono fondamentali per la salute intestinale e possono influenzare positivamente la salute immunitaria e digestiva.
    Per approfondire ti invito a leggere il mio articolo Le 9 caratteristiche di un buon probiotico
  • Polifenoli del tè verde: tra cui le catechine, hanno mostrato di avere proprietà antiossidanti, antitumorali e cardioprotettive.
  • Glucosamina e condroitina: spesso utilizzati insieme, questi composti sono conosciuti per il loro potenziale nel supportare la salute delle articolazioni e nel ridurre i sintomi dell’osteoartrite.
  • Coenzima Q10: questo composto è essenziale per la produzione di energia cellulare e ha mostrato di avere proprietà antiossidanti. È spesso raccomandato per persone che assumono statine, dato che queste possono ridurre i livelli di CoQ10.
  • Luteina e zeaxantina: questi carotenoidi sono conosciuti per la loro capacità di proteggere la retina e possono ridurre il rischio di malattie oculari come la degenerazione maculare.
  • Astaxantina: un carotenoide che si trova in alghe e organismi marini come il salmone e i gamberetti. È noto per le sue potenti proprietà antiossidanti e protettive contro i danni UV. Puoi approfondire i benefici di questa molecola leggendo questo articolo Astaxantina: l’antiossidante amico della pelle

Ricorda sempre che mentre questi nutraceutici possono offrire benefici significativi, è essenziale consultare un professionista della salute prima di iniziare qualsiasi integratore o modifica alla dieta, specialmente se si hanno condizioni mediche preesistenti o si assumono altri farmaci. La sinergia tra nutraceutici e farmaci può richiedere un’attenzione particolare.

Chi può consigliare i nutraceutici?

In Italia i nutraceutici possono essere acquistati liberamente senza prescrizione, ma è sempre consigliabile consultare un professionista prima di iniziare qualsiasi nuovo integratore o nutraceutico, specialmente se si hanno condizioni mediche preesistenti o si stanno assumendo altri farmaci.

Come iniziare una dieta sulla base della nutraceutica

L’adozione di una dieta nutraceutica dovrebbe iniziare con una consultazione professionale. È essenziale educarsi, integrare gradualmente i prodotti e mantenere un equilibrio alimentare. Un approccio guidato, basato su ricerche e consulenza, assicurerà che la nutraceutica possa servire al meglio il tuo benessere complessivo.

CONCLUSIONI

Concludendo, la nutraceutica rappresenta una frontiera emozionante nel mondo della salute e della nutrizione, offrendo un approccio integrato alla prevenzione e al trattamento delle malattie. Con un’informazione corretta e una guida esperta, può diventare una componente essenziale del tuo percorso verso una vita più sana.

Il Magnesio: il minerale indispensabile per il nostro benessere

Il magnesio è uno dei minerali essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo. Nonostante la sua importanza, spesso viene trascurato, causando un ampio ventaglio di problemi di salute. Ma quali sono esattamente i benefici del magnesio e come possiamo assicurarci di averne abbastanza?

RUOLO FONDAMENTALE NELL’ORGANISMO

Il magnesio svolge un ruolo cruciale in oltre 300 reazioni enzimatiche nel corpo.

Ecco alcune delle principali funzioni del magnesio:

  • Produzione di energia: Il magnesio è essenziale per la conversione di glucosio in energia.
  • Sintesi proteica: Aiuta nella formazione di proteine da amminoacidi.
  • Funzione neuromuscolare: Regola la trasmissione degli impulsi nervosi e la contrazione muscolare.
  • Salute ossea: Circa il 60% del magnesio nel corpo si trova nelle ossa.
  • Regolazione del calcio, potassio e sodio: Il magnesio aiuta a equilibrare questi minerali, fondamentali per la salute cardiaca, muscolare e nervosa.

IL MAGNESIO E IL SISTEMA NERVOSO

Uno dei principali benefici del magnesio è il suo ruolo nel sistema nervoso. Il magnesio aiuta a stabilizzare le membrane delle cellule nervose e a ridurre l’eccitabilità dei nervi, contribuendo a mantenere il sistema nervoso rilassato.

Il magnesio è coinvolto in numerosi processi biochimici che regolano la funzione neuronale e la trasmissione degli impulsi nel cervello.

  1. Regolazione della Neurotrasmissione: Il magnesio regola la trasmissione degli impulsi nervosi inibendo l’azione dei canali del calcio sulle cellule nervose. Questa azione inibitoria previene l’eccessiva eccitazione neuronale, aiutando a mantenere i neuroni in uno stato di “riposo” fino a quando non ricevono un segnale adeguato per attivarsi. Un eccesso di eccitazione neuronale può portare a danni ai neuroni, un fenomeno noto come eccitotossicità. Studi hanno dimostrato che il magnesio può proteggere il cervello da questo tipo di danno.
  2. Stress e Ansia: Il magnesio ha un effetto calmante sul sistema nervoso e può aiutare a ridurre i livelli di stress e ansia. La sua carenza è stata associata a un aumento della risposta allo stress e a sintomi ansiosi. Un studio pubblicato nel Journal of Neurophysiology ha mostrato che i supplementi di magnesio possono ridurre i sintomi dell’ansia.
  3. Neuroplasticità: La neuroplasticità si riferisce alla capacità del cervello di ristrutturarsi e adattarsi. Il magnesio è stato collegato al rafforzamento della neuroplasticità, in particolare nelle regioni del cervello associate all’apprendimento e alla memoria. La ricerca ha suggerito che un maggiore apporto di magnesio potrebbe migliorare la capacità cognitiva e la memoria.
  4. Sonno e Ritmo Circadiano: Il magnesio influisce sulla regolazione del ritmo circadiano del corpo e può aiutare a migliorare la qualità del sonno. Una sua adeguata quantità può regolare la produzione di melatonina, un ormone essenziale per il sonno.

Considerando l’importanza del magnesio per il sistema nervoso, è fondamentale garantire un apporto giornaliero adeguato di questo minerale, sia attraverso la dieta che attraverso l’integrazione, se necessario. Un deficit di magnesio, come mostrano questi studi, può avere impatti notevoli sulla salute cerebrale e sulla funzione neurologica.

SINTOMI DI CARENZA DI MAGNESIO

La carenza di magnesio, anche se non è comune a causa dell’ampia disponibilità di questo minerale in molti alimenti, può manifestarsi attraverso vari sintomi. Di seguito sono elencati alcuni dei sintomi più comuni associati a una carenza di magnesio:

  1. Crampi muscolari e spasmi: Una carenza di magnesio può portare a contrazioni involontarie dei muscoli, specialmente quelli delle gambe.
  2. Affaticamento e debolezza: Il magnesio è essenziale per la produzione di energia, quindi una sua carenza può causare stanchezza.
  3. Irregolarità del ritmo cardiaco: Il magnesio aiuta a regolare l’attività elettrica del cuore, e una sua carenza può portare a aritmie.
  4. Tremori e contrazioni muscolari: Questi possono essere dovuti a un’attività nervosa irregolare causata dalla carenza di magnesio.
  5. Nausea e vomito: Questi possono essere tra i primi sintomi di una carenza.
  6. Perdita di appetito: Alcune persone potrebbero non sentirsi affamate quando hanno bassi livelli di magnesio.
  7. Numbness e formicolio: Questi sintomi possono essere dovuti a un’alterata funzione nervosa.
  8. Alterazioni dell’umore: Irritabilità, ansia e addirittura attacchi di panico possono essere collegati a bassi livelli di magnesio.
  9. Osteoporosi: Il magnesio è fondamentale per la salute delle ossa e una sua carenza può portare a una ridotta densità ossea.

FATTORI CHE COMPROMETTONO L’ASSORBIMENTO DEL MAGNESIO

Ci sono vari fattori che possono ridurre l’assorbimento di magnesio o aumentare la sua escrezione. Alcuni minerali tossici, come il mercurio, il piombo e l’alluminio, possono antagonizzare il magnesio. Anche una dieta ricca di grassi, zucchero e sodio può compromettere l’assorbimento del magnesio.

IL MINERALOGRAMMA

Il mineralogramma o analisi del capello, è un test che consente di misurare la quantità di magnesio presente all’interno delle cellule. Questo test offre una panoramica dettagliata della presenza di magnesio, permettendo una valutazione accurata e tempestiva di eventuali carenze.

Per saperne di più sull’importanza di questo test, vai alla pagina del sito che spiega nel dettaglio il mineralogramma oppure puoi acquistare nell’area shop il pacchetto per fare prevenzione!

ALIMENTI RICCHI DI MAGNESIO

Il magnesio è presente in una varietà di alimenti. Consumare una dieta equilibrata e varia può aiutare a garantire un adeguato apporto di questo minerale essenziale. Ecco alcuni alimenti ricchi di magnesio:

  • Semi di zucca: Una delle fonti più ricche di magnesio
  • Frutta a guscio come mandorle, noci e nocciole
  • Legumi come lenticchie, ceci e fagioli neri
  • Cereali integrali come l’avena e il riso integrale
  • Pesce, in particolare il salmone
  • Spinaci e altre verdure a foglia verde
  • Banane
  • Cioccolato fondente
  • Avocado

INTEGRATORI: DIVERSI TIPI DI MAGNESIO

Esistono diversi tipi di magnesio, che differiscono in base al trasportatore o molecola che li lega. Queste diverse forme di magnesio hanno effetti differenti nel corpo e ne determinano una maggior o minore biodisponibiltà e di conseguenza efficacia. Leggi questo articolo di approfondimento per aiutarti a scegliere la forma più adatta alle tue esigenze: “Come scegliere un integratore di magnesio: conoscere i diversi tipi

CONCLUSIONI

La comprensione del ruolo del magnesio nel corpo e dei segnali di carenza può aiutare a prevenire molte problematiche di salute. Assicurati di avere abbastanza magnesio nella tua dieta e, se sospetti una carenza, parla con un professionista della salute.

Top 15 alimenti antinfiammatori per migliorare la tua salute

L’infiammazione è una risposta naturale del sistema immunitario per proteggere il corpo dagli infortuni e dalle infezioni. Tuttavia, quando l’infiammazione persiste a lungo termine, può contribuire a diverse malattie croniche come le malattie cardiache, il diabete e l’artrite.
Una delle principali cause dell’infiammazione cronica è l’alimentazione. Alimenti ultra-processati, ricchi di zuccheri, grassi saturi e con basso contenuto di fibre possono innescare una risposta infiammatoria nel corpo.

1) CURCUMA

Grazie al suo principio attivo, la curcumina, è uno dei più potenti antinfiammatori naturali. Puoi aggiungere la curcuma ai tuoi piatti per dare un tocco di colore e un sapore unico. È disponibile tutto l’anno.
Numerosi studi hanno dimostrato che la curcumina può essere paragonabile ai farmaci antinfiammatori, ma senza effetti collaterali.

2) PEPE NERO

Il pepe nero aumenta l’assorbimento della curcumina. Usalo in abbinamento alla curcuma nei tuoi piatti. È disponibile tutto l’anno.
Alcune evidenze scientifiche hanno dimostrato che la piperina, il principio attivo del pepe nero, limita le risposte infiammatorie del corpo ed ha anche un’azione analgesica soprattuto a livello articolare.

3) ZENZERO

Conosciuto per le sue proprietà antinfiammatorie e digestive. Puoi usare lo zenzero fresco nelle tue ricette o in infuso. È disponibile tutto l’anno.
Recenti studi hanno evidenziato come i principi attivi dello zenzero, gingeroli e shogaoli, siano efficaci contro i gonfiori e dolori da artrite.

4) OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA

Ricco di antiossidanti e grassi monoinsaturi salutari. Usa l’olio extra vergine di oliva a crudo per condire i tuoi piatti. La raccolta avviene principalmente in autunno.
Questo alimento cardine della dieta mediterranea svolge un’azione antinfiammatoria e preventiva sull’invecchiamento cerebrale.
Inoltre il principio attivo oleocantale ha dimostrato anche efficacia analgesica al pari degli antidolorifici non steroidei.
Ovviamente la qualità dell’olio extra vergine di oliva è determinante per beneficiare di tutte le proprietà di questo alimento.

5) PESCE AZZURRO

Sardine, aringhe, sgombro, acciughe, aguglia: sono pesci azzurri ricchi di omega-3, grassi antinfiammatori. La disponibilità varia a seconda della specie.
E’ consigliabile acquistare pesce proveniente da pesca sostenibile.

6) SEMI DI LINO

Semi oleaginosi ricchi di omega-3. Puoi aggiungere i semi di lino ai tuoi smoothie o alle insalate. Sono disponibili tutto l’anno.

7) VEGETALI DI STAGIONE

Frutta e verdura colorate sono ricche di antiossidanti e fibre. E’ importante seguire la stagionalità e prediligere acquisti a kmO per favorire le economie locali e ridurre quindi anche l’impatto ambientale.

8) FRUTTI DI BOSCO

Mirtilli, more, lamponi sono ricchi di antiossidanti. Sono più saporiti e meno costosi durante l’estate.
I polifenoli dei frutti rossi aiutano a contrastare le infiammazioni gastro-intestinali; ad esempio il duo lamponi e more riducono l’infiammazione dello stomaco.

9) TE VERDE

Questa bevanda è famosa per le sue proprietà antinfiammatorie. Puoi bere il tè verde durante tutto l’anno.
Uno studio ha evidenziato che le catechine del tè verde possono ridurre l’infiammazione e prevenire alcuni danni cellulari, oltre ad avere un’azione anti-age.

10) AVOCADO

Questo frutto è un’ottima fonte di grassi monoinsaturi salutari e vitamina E. La stagione migliore per l’avocado è da febbraio ad aprile e può essere consumato anche a colazione o in un green smoothie.
E’ davvero un super frutto con proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e benefico anche per contrastare l’invecchiamento cutaneo.

11) BROCCOLI

Questo tipo di cavolo è ricco di antiossidanti e vitamina C. I broccoli sono disponibili tutto l’anno, ma sono più saporiti durante i mesi freddi.
Gli studi suggeriscono che il sulforafano presente nei broccoli può abbattere le sostanze chimiche infiammatorie.

12) PEPERONI

Ortaggio ricco di vitamina C e capsaicina, che ha proprietà antinfiammatorie. I peperoni sono migliori in estate e all’inizio dell’autunno.
Un’altra molecola presente nei peperoni è la quercetina che ha interessanti effetti antiossidanti ed è efficace sostenere le difese immunitarie in presenza di allergie.

13) NOCI

Semi oleosi fonte di omega-3 e antiossidanti. Le noci sono disponibili tutto l’anno, ma sono più fresche in autunno.
La ricerca ha confermato che le persone che consumano noci regolarmente hanno livelli infiammatori più bassi; questi semi sono anche un valido supporto per l’apparato cardiovascolare.

14) ANANAS

Questo frutto esotico contiene bromelina, che ha proprietà anti-infiammatorie. L’ananas è più dolce e succoso da marzo a luglio.
La bromelina contenuta nella polpa, nella buccia, ma soprattutto nel gambo dell’ananas riduce il dolore e contrasta il gonfiore associati agli stati infiammatori (es. traumi sportivi, contratture etc..).

15) CILIEGIE

Frutta ricca di antiossidanti e con proprietà anti-infiammatorie. Le ciliegie sono migliori nei mesi estivi.
Gli antociani, flavonoidi presenti in questo frutto molto gustoso, aiutano a migliore i sintomi dell’artrosi (degenerazione delle articolazioni).

Conclusioni

Ricorda, una buona dieta anti-infiammatoria non dovrebbe sostituire un trattamento medico, ma può certamente aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare la tua salute generale. Mangia una varietà di alimenti antinfiammatori per garantire un’ampia gamma di nutrienti.
Infine, considera anche di incorporare altre abitudini salutari come l’attività fisica regolare e il riposo adeguato per un approccio completo alla gestione dell’infiammazione.

Alimentazione Naturale

Il naturopata non prescrive diete per dimagrire

La naturopatia non prevede la prescrizione di diete, intese come regimi alimentari dettagliati per grammature e consumo di calorie, con l’unico scopo di dimagrire, in quanto rientra nelle competenze del dietologo e del nutrizionista.
Dieta (dal latino diaeta) significa proprio “modo di vivere” e nell’antica medicina greca comprendeva l’insieme delle “norme di vita” (nutrizione,attività fisica, sonno etc..) atte a mantenere uno stato di salute ottimale.
Basandosi su questa accezione, si definisce il compito del naturopata ovvero consigliare un’alimentazione naturale e olistica promuovendo il consumo di cibi non processati e raffinati e prediligendo cibo vero e intero, ricco di alcalinizzanti (frutta, verdura, cereali integrali), ricchi di nutrienti essenziali quali enzimi, minerali, vitamine per evitare condizioni di demineralizzazione e acidosi tissutale che sono fattori predisponenti a stati infiammatori cronici.

Sana alimentazione e olistica

Dopo l’aria e l’acqua, il cibo rappresenta l’elemento più indispensabile alla vita umana e per questo motivo l’ alimentazione deve comprendere cibi qualitativamente sani, minimizzando l’ingestione di sostanze potenzialmente nocive, che possono essere presenti sin dall’origine oppure formarsi in seguito ai processi di lavorazione, conservazione e cottura dell’alimento.
Queste tossine vanno ad alterare i liquidi organici (sangue, liquido intra-celluare ed extra-cellulare, linfa) e gli organi preposti alla detossinazione sono impegnati quotidianamente ad eliminare questi sovraccarichi che sono all’origine dei concetti di infiammazione, intossinazione, invecchiamento, intolleranze alimentari e quindi malessere.

alimentazione_naturale2
alimentazione naturale

Sintomi da intolleranze alimentari?

L’analisi dei campi di disturbo alimentari è di supporto nell’identificazione degli alimenti poco tollerati, con l’obiettivo di detossificare il corpo e ritrovare il benessere mente-corpo.
Il metodo VegaTest si basa sulla risposta elettrocutanea dell’organismo verso specifiche informazioni elettromagnetiche trasmesse dallo strumento.
L’ utilizzo di fiale test permette di valutare la risonanza con la sostanza che si trova nel ciclo di misurazione e determinare eventuali campi di disturbo dei vari alimenti. Spesso il sovraccarico di alcuni cibi può causare reazioni croniche nell’organismo che si possono manifestare con effetti tardivi, fino a 72 ore dopo l’ assunzione.
Alcune sintomatologie legate ad un campo di disturbo alimentare sono: stanchezza, sonnolenza, ritenzione idrica, cefalee, gonfiori, crampi addominali, iperacidità gastrica, aerofagia, debolezza muscolare, dolori articolari, manifestazioni cutanee, etc…
Il naturopata guida la persona sul sentiero della natura sostenendo le sue forze energetiche ed emuntoriali, incentivando alla prevenzione alimentare, con un’alimentazioneolistica, utilizzando ciò che la natura offre, con le giuste combinazioni, per ripristinare le potenzialità di vitalismo del corpo umano.

PANCIA GONFIA?PENSI DI SOFFRIRE DI INTOLLERANZE ALIMENTARI E VORRESTI FARE UN TEST?
CONTATTA IL MIO STUDIO IN PROVINCIA DI COMO